
Le Chiese di Orosei
L’aspetto spirituale e religioso ha da sempre rappresentato una componente fondamentale nella vita della piccola comunità baroniese, come testimoniano le ben 27 chiese documentate in passato nel paese, di cui 13 sopravvivono ancora oggi.
Parrochiale di San Giacomo
In posizione dominante sulla Piazza del Popolo, in cima ad un’ampia scalinata, sorge la chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo Apostolo, patrono del paese.
La chiesa, in stile barocco, è considerata una delle più belle dell’isola, ed è caratterizzata da una falsa facciata settecentesca bianca, impostata sul lato destro dell’edificio anziché su quello frontale e da una grande cupola centrale, attorno alla quale si articolano una serie di cappelle presbiteriali, anch’esse cupolate.
L’interno è decorato con stucchi dorati, statue lignee e un battistero ligneo settecentesco.
I tre oratori
I tre oratori di Santa Croce, del Rosario e delle Anime furono costruiti a partire dal ‘600 nel cuore del centro storico e ospitano le tre omonime confraternite, dedite a pratiche di culto pubblico o private, che giocano un ruolo fondamentale durante le celebrazioni della Settimana Santa.
L’oratorio di Santa Croce, della prima metà del Seicento, si trova accanto alla parrocchiale di S. Giacomo, a navata unica con campaniletto a vela sulla facciata, conserva al suo interno delle statue lignee del ‘600 e ‘700. L’oratorio del Rosario, operante dalla fine del ‘600, delimita la piazza centrale, ma la facciata principale, di gusto barocco, non è visibile dalla piazza.
All’interno della chiesa, anch’essa a navata unica, si conservano statue lignee mariane del 700. Salendo si incontra l’oratorio delle Anime, costruito agli inizi del settecento, caratterizzato da una grossa cupola impostata su un tamburo ottagonale e da una facciata timpanata a tre ordini, di evidente gusto barocco. Sulla facciata spicca lo stemma in marmo dei marchesi d’Albis della famiglia nobile Manca Guiso.
Chiesetta della Pietà
La Chiesa di nostra Signora della Pietà, è stata costruita nel 1640 ed è caratterizzata dalla sua facciata molto semplice ma allo stesso tempo caratteristica, sormontata da un piccolo campaniletto a vela variamente sagomato che ospita ancora oggi la campana originale in bronzo.
La pianta della struttura risulta essere rettangolare, con aula a campata unica, la volta è costituita da una triplice capriata in travi di Ginepro.
La chiesa intitolata a Nostra Signora della Pietà, presenta una semplice pianta mononavata di forma rettangolare con copertura in incannucciato. L´area presbiteriale, aperta da un piccolo arco a sesto acuto, accoglie al centro un piccolo altare dietro il quale sono posti, all´interno di nicchie, due simulacri. La facciata esterna, semplicissima e realizzata in muratura bianca, accoglie al centro il portone in legno sovrastato da un campanile a vela.
Chiesetta di San Sebastiano
In uno dei rioni più antichi di Orosei, Santu Sostianu, sorge l’omonima chiesa di San Sebastiano, edificata nel sedicesimo secolo. La chiesa, recentemente restaurata, ha impianto interno a due navate e un bel portico esterno in pietra a cinque archi.
Il primo documento ufficiale dove si parla della chiesa in questione, risale al 26 di Aprile del 1601 scritto da Don Alonso Lasso Cedeno, Arcivescovo della diocesi di Cagliari, citando alcune riparazioni o sostituzioni di parti mancanti o danneggiate del tetto, quindi tale documento fa supporre che la chiesa sia stata edificata almeno alcuni decenni prima.
Sant'Antonio Abate
Si compone di un vasto cortile cui si accede da un portale barocco in muratura, chiuso a nord e ad ovest da un recinto di basse casette unicellulari e dominato a sud da un’alta torre a pianta quadrangolare; al centro la chiesa, dedicata a Sant’Antonio Abate, e un pozzo cupolato.
Chiesa, torre ed ospedale sono da attribuire inizialmente alla presenza cospicua dei Pisani, i quali ne affidarono la gestione ai frati francescani, che già dal 1254 costruirono nelle immediate vicinanze una chiesa, ora scomparsa, dedicata a San Francesco. Nell’ospedale venivano inizialmente assistiti dei malati, poi semplicemente dei poveri e i bambini abbandonati; ancora oggi nelle casette son alloggiate alcune famiglie povere del paese.
La Chiesa, che si presenta all’esterno nei suoi vari rifacimenti di gusto barocco, ingloba l’edificio originario di gran lunga più piccolo, formato da un’unica navata conclusa ad est da una piccola abside, attestata solo dalle fondamenta, con pareti laterali decorate ad affresco e con muri esterni decorati da una serie di bacini ceramici di provenienza valenzana.